Ho rimesso ognuno al suo ruolo. Questo semplifica molto la vita. Non devo preoccuparmi di essere piacevole con ogni singola persona con cui ho a che fare. Credo che il retaggio dell'educazione -patriarcale- di mia madre mi imponga da sempre un remissivo "sii carina". Sii carina. Sii compiacente. Sii piacevole e servizievole.
Sono lontana. Non come una nazifem. Però più libera da quelle catene oppressive di comportamento.
La famiglia di mia madre era vecchio stampo. Lei si entusiasmava di quelle "lotte femministe" dell'età della sua gioventù (anni 70) pur restando schiava e vittima in una famiglia estremamente maschilista e patriarcale. E' stato piacevole ascoltare con lei diversi podcast alla radio sul femminismo moderno. Le ho regalato un libro semplice di una moderna femminista che ha un canale Youtube che seguivo con piacere fino a qualche tempo fa.
Personalmente sono andata oltre: ho pagato un libro di Simone de Beuvoir (Per una morale dell'ambiguità). Benché mi interessasse il discernimento fra "persone serie" e "sub-uomini" di cui trattava, più che i suoi discorsi sull'oppressione delle donne.
Sto destreggiandomi fra altri quattro libri e programmo di leggerne una sessantina nel 2025 (inserirò Simone da qualche parte). Dedico ogni giorno mezz'ora a ciascun libro. Il mio sangue diventa vin brulè al pensiero di tutti quelli che ho ancora da leggere.
Nessun commento:
Posta un commento