venerdì 20 giugno 2025

Disperdersi

Sembra che la mia vita sia spezzata fra il prima e il dopo.
 
Il dopo non sono riuscita ad accoglierlo con prontezza di riflessi. Ho voluto continuare a replicare il passato per non dovermi incontrare allo specchio e per non fare i conti con quella che era destinata a diventare la mia vita contrariamente ad ogni stantio e statico pronostico.
 
O forse non c'è niente di così eccezionale che sia avvenuto. Ma di colpo, dopo aver camminato su una strada già battuta oltre il necessario, non so più dove rintracciarmi. Sono fuori mappa. 
 
Ho avuto un po' di raccoglimento. E' stata una giornata stinta, insonorizzata. Giravo pagina e con il cuore mi sentivo sciolta nell'assurdo. Non ho saputo cogliere lo sparo di inizio, come in Time. Nessuna delle soluzioni precedenti serve per trovare un nuovo punto di avvio.
 
Ma forse si può riprendere da un punto a caso e ripartire senza curarsi se sia la scelta giusta. Qualunque scelta vale più di quella predefinita.
 
Non mi piace l'idea di una vita "a tappe". Ogni giorno è una nuova opportunità, un nuovo inizio.

2 commenti:

  1. Si’, l’unica è ripartire da dove si è e andare avanti. Il percorso si snoderà da solo, basta la volontà di andare. Quanto alle tappe, sarà la memoria, a cose fatte, a ricucire le tappe in un continuo che si chiama vita.
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

    RispondiElimina
  2. Se c'è già un dopo, se hai oltrepassato quel confine che ti legava ad in'immagine che non riconosci più, sei già oltre, sei sul percorso, ti stai muovendo. A tappe o in continuo divenire è secondario, l'esattezza si rivelerà, come magari l'inesattezza, ma senza procedere rimarrà solo la certezza di una mappa che segna il percorso fatto, non quello da fare.

    RispondiElimina